Il risultato storico di 31 donne elette in Gran Consiglio (+9 seggi rispetto al 2015, dal 24 al 34,4%) nelle recenti elezioni cantonali ha segnato il successo della campagna #iovotodonna e ha dimostrato come la presenza delle donne in politica sia ormai un tema molto sentito nell’opinione pubblica.
FAFTPlus ripropone #iovotodonna anche per le elezioni federali del prossimo 20 ottobre 2019, dove si è registrato un boom di candidature in generale e di candidature femminili in particolare che lascia ben sperare.
Pensiamo infatti che in queste elezioni federali sia possibile aumentare il numero delle parlamentari, concretizzando così il principio della rappresentanza democratica e dando voce al bisogno di rinnovamento politico che l’elettorato ha espresso in questo anno elettorale.
La presenza femminile al Consiglio nazionale è pari al 33%, con 66 donne su 200 seggi disponibili (dati 2018), percentuale record da quando le donne hanno diritto di voto, ma ancora lontana dall’auspicata metà/metà della Commissione federale per le questioni femminili.
Ancora più critica la situazione al Consiglio degli Stati, con il 15% di senatrici (7 donne su 46 seggi). Qui 6 senatrici uscenti non si ripresentano e dunque si rischia un sensibile ridimensionamento della presenza femminile. In un’intervista il politologo Pascal Sciarini dell’Università di Ginevra ha affermato che la Camera alta è emblematica della mancanza di donne in politica.
Il tema donne e politica è diventato centrale e strategico per la democrazia svizzera, un tema non più rinviabile dopo l’ondata di donne elette nei governi e nei parlamenti cantonali e anche dopo l’elezione, in contemporanea, di due consigliere federali.
Abbiamo bisogno di molte donne elette anche nel Parlamento federale per tantissimi motivi ma, forse, prima di tutto, per risolvere quella sorta di strabismo, quella dissonanza cognitiva, secondo cui alle dichiarazioni di intenti solidali non seguono, o seguono al rallentatore, le azioni concrete per realizzare la parità di fatto.
Siamo anche convinte che l’esperienza di vita, le specifiche qualità di leadership e le competenze delle donne siano oggi indispensabili in ogni consesso decisionale, se vogliamo vincere le sfide del pianeta e quelle del nostro paese, in modo inclusivo e innovativo.
In base all’art. 3 dello suo statuto, FAFTplus è indipendente dai partiti politici. Questo non vuol però dire che la politica non ci interessa. FAFTPlus è infatti attenta a quelle questioni che toccano il suo mandato e le stanno a cuore. Una di queste è sicuramente la presenza delle donne in politica che in un anno elettorale come il 2019 è sicuramente un tema sensibile.
Nel 2019, il risultato storico di 31 donne elette in Gran Consiglio ( dal 24%, nel 2015, al 34,4%) nelle recenti elezioni cantonali ha segnato il successo della campagna #iovotodonna e vogliamo vedere questa tendenza confermarsi anche a livello federale.
Un segno questo che la tendenza si sta invertendo? Lo speriamo davvero e vogliamo sostenere questo cambiamento di rotta con la campagna #iovotodonna per offrire alle candidate, di ogni colore e schieramento partitico, una maggiore visibilità durante la campagna elettorale, sia nei dibattiti politici, sia negli spazi di opinione e nelle interviste sui media.
Non è solo una questione di pari opportunità e giustizia, ma anche di equa rappresentanza della realtà, dove le donne ci sono e contano, e dunque dovrebbero esserci e contare anche nello spazio pubblico.
In questi tempi di scollamento tra popolo e istituzioni, la campagna #iovotodonna vuole accorciare le distanze tra le cittadine e la politica attiva, ma anche far riflettere i partiti e l’elettorato sui benefici per le istituzioni democratiche di promuovere talenti femminili, sia per rinnovare il personale politico, sia per arricchire il confronto sui temi di interesse collettivo.
Non riceviamo né sovvenzioni né contributi dai partiti e siamo neutrali dal punto di vista politico e confessionale.