Cristina Zanini Barzaghi

Consiglio Nazionale: Candidata n. 08 – Lista 15
Professione: Ingegnera civile
Data di nascita: 24.08.1964
Luogo di residenza: Carabbia

 

Congedo parentale

Sia il papà che la mamma devono avere più tempo per condividere assieme le gioie e le difficoltà dei primi mesi di vita dei figli e avere la possibilità di conciliare famiglia e lavoro in modo flessibile. Sono a favore del congedo parentale, con obbligo anche per gli uomini di trascorrere un certo periodo di tempo con i propri figli piccoli. In Svezia è stato introdotto da decenni e funziona molto bene.

Riforma AVS e innalzamento dell’età pensionabile delle donne

Fintanto che non ci sarà la parità salariale e una riforma AVS con pensionamento flessibile, a dipendenza del tipo di professione, non si giustifica innalzare l’età pensionabile delle donne: sono fermamente contraria a questa misura. In più oggi le persone dopo i cinquant’anni vengono respinte dal mondo del lavoro e quindi non si avrebbero nemmeno i benefici finanziari auspicati per risanare l’AVS. Si dovrebbe invece incentivare la parità salariale: le donne oggi sono pagate il 18% in media di meno e ogni anno viene perso più di un miliardo di franchi di contributi sociali.

Quote di genere

Le donne sono spesso più formate professionalmente degli uomini, ma sempre discriminate nel mondo del lavoro, anche se non hanno figli. L’esperienza fatta negli anni novanta con il programma di incentivi per aumentare le professoresse nelle università, a suo tempo aspramente criticato, ha però prodotto dei risultati positivi. Sono a favore delle quote per rompere il ghiaccio laddove le donne trovano il soffitto di vetro, specialmente nei contesti tecnici ed economici dove le donne potrebbero portare molte competenze utili ma faticano di più ad affermarsi.

Equità dell’imposizione delle coppie e delle famiglie

Sono per la tassazione singola e per l’eliminazione di discriminazioni delle coppie sposate rispetto ai concubini. Ciò richiede una riforma fiscale che consideri i cambiamenti sociali come famiglie ricomposte e altre forme di partenariato.

Tema a scelta

Asimmetrie di genere

A cinquant’anni dal diritto di voto purtroppo mancano progressi nel campo professionale. Le donne sono pagate in media il 18% in meno degli uomini e si indirizzano prevalentemente verso le cosiddette professioni femminili, anche in ambito accademico dove sono ancora quasi assenti nell’economia, nella tecnica e nella scienza. Più donne in questi settori permetterebbero di attenuare la necessità di manodopera estera. Le disparità salariali e di scelta professionale devono essere affrontate seriamente dalla politica. Da un lato sono necessari contratti collettivi e controlli nelle aziende, dall’altro una maggiore promozione delle professioni tecniche presso le ragazze, con più sostegni mirati per scuole e aziende.

 

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