Roberta Pantani

Consiglio Nazionale: Candidata n. 01 – Lista 08
Professione: Fiduciario commercialista
Data di nascita: 19.09.1965
Luogo di residenza: Chiasso

 

Congedo parentale

Senza fare facile retorica, la nascita di un figlio e i mesi che seguono, cambiano la vita. Ed è giusto che anche i papà siano presenti nei momenti importanti. A livello federale sono pendenti due proposte sulle quali il Parlamento discuterà il prossimo 11 settembre. Da una parte le almeno 4 settimane proposte dall’iniziativa popolare ‘Per un congedo di paternità ragionevole a favore di tutta la famiglia’. Dall’altra il congedo di 10 giorni, da prendere in blocco o a giorni singoli entro sei mesi dalla nascita del figlio, proposto dal controprogetto indiretto. Una proposta di compromesso giustificata e ragionevole, che contribuirà a creare un contesto lavorativo favorevole alle famiglie e ed economicamente sopportabile dato che, come avviene per la maternità, il congedo paternità sarà finanziato mediante le indennità di perdita di guadagno.

Riforma AVS e innalzamento dell’età pensionabile delle donne

Sono assolutamente contraria a una proposta che ha quale fine ultimo quello di rimpolpare le casse dell’AVS a scapito dei cittadini. Per migliorare la situazione finanziaria delle casse dell’AVS ci sono soluzioni molto più facili da applicare. Quando le condizioni lo permettevano, la Confederazione non ha mai fatto mancare aiuto e sostegno. Ora è giunto il momento di aiutare noi stessi, per esempio tagliando in modo massiccio gli aiuti all’estero e la spesa per l’asilo. Aumentare da 64 a 65 anni l’età pensionabile delle donne porterà una grande differenza anche in ambito familiare. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, con l’arrivo dell’età pensionabile sempre più spesso ci sono ancora i genitori anziani da accudire. Un lavoro supplementare che generalmente viene svolto proprio dalle donne. E vedersi costrette a lavorare un anno in più fa una grande differenza.

Quote di genere

Un tema di stretta attualità del quale in questo anno si è parlato molto, forse anche troppo, e in un modo non corretto. Anche senza scendere in piazza a manifestare, ricorrere a quote rosa, regolamenti o norme ad hoc, ma solo con il buon senso, quello della parità di genere è un tema importante, nella vita quotidiana così come in politica. Diritti e parità vanno costruiti giorno per giorno, con impegno e serietà, dimostrando quotidianamente sul campo quelle che sono le nostre capacità e le nostre competenze e non perché per legge avremmo diritto ad un posto in qualche consiglio di amministrazione.

Equità dell’imposizione delle coppie e delle famiglie

Più che su questo tema, metterei l’accento su quello che, con il passare degli anni, è ormai diventato un problema insostenibile, ovvero i premi di cassa malati. Il pagamento completo dei premi deve essere deducibile fiscalmente per le persone singole, per le coppie e a maggior ragione per le famiglie dato che superano ampiamente il limite consentito dalla deduzione. A settembre verrà annunciato quello che è già stato presentato come l’ennesimo aumento dei premi. L’ennesima stangata che peserà come un macigno sui bilanci già magri delle famiglie ticinesi.

 

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