Conferenza stampa per il lancio della campagna #IOVOTODONNA
Gentili signore e signori, vi dò il benvenuto da parte del Comitato FAFTPlus.
Grazie per la vostra presenza qui e il vostro tempo.
Vi porto i saluti di Chiara Simoneschi Cortesi, che purtroppo all’ultimo momento è stata bloccata dall’influenza.
Saluto e Ringrazio l’Onorevole Pelin Kandemir Bordoli, presidente del Gran Consiglio ticinese, per la sua presenza e per il suo sostegno.
Ringrazio il collega Alberto Stival, membro di Comitato FAFTPlus e responsabile di questo progetto.
Farò subito una breve introduzione, passerò poi la parola all’Onorevole Kandemir Bordoli ed infine ad Alberto per entrare più nel vivo dello svolgimento della campagna.
La Federazione delle Associazioni Femminili Ticino (FAFTPlus) è nata nel 1957 con il nome di Federazione Ticinese delle Società Femminili. È stata fondata con lo scopo di raggruppare associazioni femminili e donne attive in ambito politico, sociale e culturale, per rivendicare il diritto di voto e di eleggibilità.
Nella cartella stampa troverete il racconto di uno degli episodi che hanno costellato questa battaglia, una votazione “Fake”, come diremmo oggi, organizzata dalla FAFT nel 1957. Il diritto di voto in Ticino arrivò solo 12 anni dopo, nel 1969, ma pur sempre in anticipo rispetto al 1971 della Svizzera, grazie anche alle battaglie delle donne della nostra Federazione.
L’anno prossimo ricorre il 50esimo, lunedi scorso c’è stato il lancio della Campagna 50/50, coordinata dalla Commissione e dalla Delegata alle Pari Opportunità del Cantone (a cui naturalmente anche FAFTPlus partecipa), che ci accompagnerà fino al 19 ottobre 2019, giorno dell’anniversario. Cinquant’anni fa, con l’introduzione del diritto di eleggibilità delle donne, i seggi in Gran Consiglio passarono da 60 a 90, per far posto alle donne.
Ma ancora non siamo riuscite a riempire quei 30 seggi, figurarsi la metà del Parlamento, come il principio di democrazia richiederebbe, visto che l’elettorato femminile rappresenta circa il 54% del totale. Dopo molti anni tra l’11% e il 15%, finalmente alle ultime elezioni cantonali abbiamo raggiunto la massima percentuale storica in GC (22 donne, 24,4%); oggi sono 23, inclusa la Presidente, che ci porta appena sopra il 25%, almeno nella media svizzera dei Parlamenti Cantonali. I tempi stanno cambiando, hanno sicuramente contato alcune mobilitzioni importanti in Ticino: il lancio dell’AGENDA POLITICA e le informazioni incluse nel MATERIALE DI VOTO. Ma c’è ancora tanto da fare, soprattutto se consideriamo che stiamo per concludere una legislatura senza nemmeno una donna in Consiglio di Stato.
Ecco perché le donne e gli uomini di FAFTPlus sono convinti:
- che occorra offrire ai partiti e all’opinione pubblica spunti di riflessioni sui benefici di un’equa rappresentanza di genere anche in politica. Più donne, più democrazia !
- che le donne abbiano le competenze e l’atteggiamento giusto per accorciare le distanze tra elettorato e politica, tra popolo e istituzioni; che sappiano come riportare l’attenzione della politica sulle cose importanti per la gente
- che le donne sappiano di valere ma siano oberate di lavoro: per entrare in politica sanno di dover fare un sacrificio maggiore di quello richiesto ad un uomo, se non fosse altro per il doppio carico lavoro-famiglia e per gli stereotipi che dovranno sconfiggere
Per questo, oggi
- ci impegnamo a promuovere una rappresentanza di genere equilibrata alle prossime elezioni cantonali, attraverso una piattaforma di confronto aperto e democratico e offrendo visibilità delle candidate di tutti i partiti
- dal Ticino, rispondiamo all’appello della mobilitazione nazionale per le Federali 2019, in particolare alle
- Campagna: META’- META’ PIU’DONNE IN POLITICA: lanciata l’8 marzo dalla Commissione Federale per le Questioni Femminili
- Campagna : HELVETIA CHIAMA, appena lanciata da ALLIANCE F (di cui anche FAFTPlus è membra)
Vi ringrazio e lascio la parola alla Presidente del GC, on. Kandemir Bordoli.
Marialuisa Parodi
Presidente FAFTPlus
Bellinzona, 11 Ottobre 2018