Interpellanza: “Squilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini”: cosa fa il Consiglio di Stato ticinese per le elezioni federali 2019?
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A 50 anni dalla concessione del diritto di voto alle donne ticinesi la situazione della rappresentanza femminile nelle istituzioni rimane ancora di notevole disequilibrio, ben lontana da un ideale 50%. Con le parole del Consiglio federale, “rimane ben lungi da una rappresentanza equilibrata”. Così esso si è espresso nella Circolare del 27 settembre 2018, indirizzata ai Governi cantonali in occasione del rinnovo del Consiglio nazionale con le elezioni del prossimo 20 ottobre.
Non a caso, nel caso del nostro Cantone questo appello è indirizzato a un Consiglio di Stato tutto al maschile.
Un primo importante ostacolo – se non addirittura decisivo – è senz’altro quello delle candidature: da parte dei maggiori partiti non vi sono ancora sufficienti candidature femminili. Un momento importante è ovviamente anche quello del voto. In tal senso il Governo federale invita i governi cantonali a eventualmente richiamare l’attenzione del corpo elettorale sullo “squilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini”.
Nelle intenzioni del Consiglio federale, “[è] quindi necessario sfruttare queste elezioni per cercare di recuperare lo scarto e bilanciare la preponderante presenza maschile.”
- Il Consiglio di Stato condivide le preoccupazioni espresse dal Consiglio federale?
- Cosa ha fatto e cosa intende fare il Consiglio di Stato per dar seguito alle raccomandazioni in tal senso espresse dal Consiglio federale nella sua circolare inviata ai governi cantonali nel settembre 2018?
- Su che livelli prevede di intervenire? Chi lo consiglia e su quali servizi si appoggia per valutare e migliorare la situazione?
- Al punto 14 delle direttive inviate ai partiti in giugno per la presentazione delle candidature in occasione delle elezioni federali, il Consiglio di Stato scrive: “si rendono attenti i Partiti dell’attuale sotto-rappresentanza femminile in seno al Parlamento federale”: il Consiglio di Stato reputa che la semplice menzione della questione della sotto-rappresentanza femminile abbia sufficientemente e coerentemente assolto il compito demandatogli dal Consiglio federale? In caso di risposta negativa, cosa altro intende fare?
- Il Consiglio di Stato ha valutato la possibilità di sostenere anche finanziariamente le associazioni femminili che promuovono le candidature femminili (come nel caso della campagna “Io voto donna” lanciata dalla FAFTplus, o altre) in occasione delle elezioni federali 2019 e anche in futuro (pensiamo alle prossime elezioni comunali)?
- Nella sessione di settembre 2019 del Gran Consiglio si discute il Consuntivo 2018, di segno ampiamente positivo: intende il Consiglio di Stato destinare una parte delle risorse cantonali a colmare finalmente questo divario nella rappresentanza femminile in politica negli organi comunali, cantonali e federali? Se sì, come? Se no, perché?
Con ossequio,
Tamara Merlo e Maristella Patuzzi
deputate Più Donne